Stanotte ha piovuto, siamo partiti credendo di bagnarci ed invece, nonostante il cielo cupo per tutto il giorno, non ci siamo bagnati. E tutt’ora, che sono le 23, non piove. Spero che i meteorologi continuino a sbagliare, visto che anche per domani è previsto il peggio del peggio…
La partenza è stata con abbigliamento in versione pioggia, non volevamo farci trovare impreparati. Abbiamo indossato le ghette e tenuto la mantella a portata di mano.
Sapevo che oggi, tappa lunga, faticosa e senza punti di ristoro, avremmo dovuto portarci del cibo, ma forse perché domenica, tutti gli alimentari erano chiusi. È stata dura! Non abbiamo toccato cibo fino alle 19, ho solo sgraffignato due ciliegie due da un albero tentatore che gettava le sue fronde sulla strada. Non mi era mai successo di rimanere totalmente a digiuno durante una tappa dei miei cammini. Dovevo camminare in Italia, la patria del cibo, per fare un’esperienza del genere! Spero sia la prima e l’ultima.
La tappa è stata un continuo saliscendi sul versante nord della valle su cui scorre la rumorosissima Dora Baltea. Eravamo in alto sul versante della valle, distanti dal fiume. Vedevamo passare treni, macchine, TIR, moto sulle numerose strade nel fondo valle, ma sentivamo solo il fiume che scorre impetuoso, con grossa portata d’acqua. Mentre camminavo, pensavo che sentire quel rumore giorno e notte, senza soluzione di continuità, può dare problemi, più del rumore del traffico in città perché questo almeno cessa di notte e…nei giorni festivi! Eppure, il rumore della Dora Baltea non viene chiamato “inquinamento acustico”, anche se in effetti lo è.
L’uscita da Aosta si svolge in una zona in cui si alternano belle ville e vigneti. Raramente si incontrano cavalli o mucche, ma sempre tanti uccellini che cantano incessantemente. Ne ho persino trovati due caduti all’interno di un paletto cavo di metallo arrugginito, a cui mancava la parte superiore, formando così una trappola per i due malcapitati. Ho provato in tutti i modi a liberali, ma senza riuscirci, avrei dovuto tagliare il metallo. Con tristezza ho dovuto lasciarli al loro destino.
I bei sentieri si sono succeduti tra una chiesetta e l’altra, tra un paesino e l’altro, a volte, due casette in croce; spesso camminavamo immersi in un’esplosione di fiori di campo di ogni colore. Il profumo era costante, almeno quello non veniva coperto dal prepotente rumore del fiume.
Vicino a Chambave siamo passati di fianco ad una casa dedicata ai pellegrini. Tutti i suoi lati erano arricchiti da tavole dipinte e sul cancello era stato appeso un cartello con l’augurio di buon cammino in tutte le lingue.
Non abbiamo ancora trovato pellegrini da quando siamo partiti, ma oggi abbiamo camminato per qualche chilometro con una simpatica signorina che si stava allenando in previsione di percorrere il Cammino di Santiago di Compostela. È stato piacevole scambiare una chiacchierata con una locale, ma non è durata molto perché lei aveva una gamba più veloce, data dall’età e dalla mancanza di zaino. Su una ripida salita è scomparsa e non l’abbiamo più incontrata.
Stanchi e affamati siamo arrivati a Châtillon, paese che non mi ha fatto una buona impressione, molte case sono disabitate e si respira in’aria di abbandono. Non ho capito se sia a causa della giornata festiva o sia proprio l’atmosfera quotidiana del paese. Forse domani mattina la vedrò più allegra e vivace. Lo spero!
Pernottiamo all’hotel Cervino, in uno stile classico della Val D’Aosta. La cena è stata ottima, in un ristorantino, “Numero Uno”, dall’aspetto antico, ma all’interno di un nuovo edificio. Non guastava la gentilezza dei proprietari.
Flan di toma di Gressoney con salsina all’acetosella
Tagliolini con ragù alla salsiccia ed erbette
Crema della casa con tegole valdostane
Per oggi è tutto. Buona notte!
😴
Quant’è brutto il digiuno Renata!!!!Però hai visto poi quando metti qualcosa sotto i denti quanto l’apprezzi e sei felice????
Buona fortuna con il tempo e complimenti per le splendide foto❤
Un abbraccio e buon Cammino ad entrambi
Incredibile a dirsi, ma alla sera non avevo neanche più fame. La stanchezza dominava sulla fame. Siamo a 6 km dalla metà di oggi, Verres, e non ha ancora piovuto! Speriamo…
Un abbraccio e buon cammino anche a te!
Immagino…dai che mancano gli ultimi 6 e siete salvi❤
Thnx for including hotel and eating place details.