Che giornata memorabile!
Sveglia alle 5, colazione alle 6, partenza alle 7,30.
L’ospitalero, cioè la proprietaria dell’albergue (così vengono chiamati gli ostelli), era una signora poliglotta e molto gentile che ci ha offerto per colazione le sue deliziose marmellate di pompelmo, arancia amara e mirtilli. Una signora così carina che mi faceva ricordare una fatina dei boschi sempre sorridente e piena di sorprese. È stata un’esperienza piacevole.
L’inizio del Camino è stato eccitante, il tempo clemente e la strada facile. All’inizio, il percorso si snoda con lieve pendio fra boschi stupendi e paesini ordinati. Purtroppo appena la salita è diventata costante e ripida, la pioggia ha iniziato a cadere inesorabile.
Siamo partiti da SJPP ad un’altitudine di 160 metri per arrivare fino a 1050 sulla sella da cui si inizia a scendere fino ai 950 metri di Roncisvalle.
Le mie preoccupazioni alla vigilia della partenza, quali la mia capacità di resistenza, le scarpe, le vesciche eventuali, il freddo, si sono dissolte presto e più andavo avanti e più sapevo che potevo farcela senza problemi.
Sulla via abbiamo incontrato tanti pellegrini che come noi continuavano a mettere e togliere la mantella per la pioggia o aprire e chiudere l’ombrello. Continuavamo a sorpassarci a vicenda in base alle soste tecniche che ognuno faceva. Alla fine, ci si riconosce e a volte si chiacchiera o si scherza. Tutti però verso la fine della tappa, hanno poca voglia di parlare e tanta di arrivare all’agognata meta.
La fatica è stata premiata da un gioiello di architettura medievale qual’è la collegiata di Roncisvalle e dal suo albergue. Stupendo! Ristrutturato in modo sapiente e dotato di tutti i confort.
Il nostro primo menù del pellegrino è stato ottimo e a seguire abbiamo assistito alla messa per i pellegrini con benedizione finale.
Domani avremo una tappa più tranquilla. Spero nella clemenza del tempo.
Day 1: Saint Jean Pied de Port-Roncesvalles 27km
What an unforgettable day!
Woke up at 5, breakfast at 6, left at 7.30.
The ospitalero, the owner of the albergue (so are the pilgrim’s hostels called), was a very kind multilingual woman who offered us a breakfast filled with her delicious marmalades, jams of grapefruit and blackberries. She was such a kind woman that she reminded me of a woodland fairy, always with a smile upon her face and filled with surprises. It was a pleasant experience.
The start of the Camino was exciting, the weather mild and the road quite easy. At the beginning, with a gentle slope, the Camino winds through beautiful woodlands and tidy little towns. But, unfortunately when the slope became constant and steep, the rain started to fall unrelenting.
We left SJPP at an altitude of 160 meters and went up until 1050 meters on the saddle from where then the path starts to go downhill to the 950 meters of Roncesvalles.
All my worries at the trip’s eve, such as my ability to endure the slopes, the shoes, the possible blisters, the cold, all of those, soon disappeared and the more I was going forward, the more I knew that I could do it without any problems.
On the road we met many pilgrims that like us continued to put on and take off the rain poncho or to open and close the umbrellas. We kept on surpassing each other depending on when each of us took a bit of time off the walk to rest. Eventually, we all recognized each other and at times we would talk or laugh together along the Camino. Everyone though, towards the end of the first day’s path, had little energy left to talk and just a big desire to reach to the much-wanted destination.
The fatigue was rewarded by a medieval architecture jewel: the Real Colegiata de Roncesvalles and its albergue. Stunning! Renovated wisely and filled with all comforts needed.
Our first pilgrim’s menu was great and following supper we attended the pilgrim’s mass with a blessing.
Tomorrow our Camino should be smoother. I hope in the weather’s clemency.
Renata goes to Santiago and Rome 