Partiamo molto presto, sperando così di arrivare prima della canicola. Le previsioni avvisano di temperature massime sopra i 30°.
Ci avviamo in una Markina deserta, ma appena arriviamo all’ostello, ospitato in un convento, vediamo uscire alla spicciolata diversi pellegrini. In una lunga fila indiana, ci si incammina sul sentiero, appena fuori dal centro storico. I più in forma sorpassano e scompaiono alla vista, gli altri si accodano tranquillamente.
I prati sono ancora coperti da una leggera coltre di brina.
Il nostro camminare è accompagnato da un piacevole gorgoglio causato dallo scorrere dell’acqua del torrente Artibai, proprio di fianco a noi.
Dopo circa un chilometro, usciamo dal sentiero e ci immettiamo su una strada asfaltata che ha spazio a sufficienza per i camminatori.
Il paesaggio è piacevole, siamo circondati da boschi di conifere, intervallate da eucalipti.
Dopo circa 6 chilometri, raggiungiamo il paese da cui proveniva la nobile famiglia di Simon Bolivar.
All’ingresso del paese, oltre al bel selciato, si trova una moderna scultura composta da tre materiali: pietra, ferro, legno.
Poco dopo oltrepassiamo la bella chiesa di San Tomas, con la nella loggia che domina la sua facciata. Sulla piazza su cui affaccia la chiesa, si trova anche il monumento a Simón Bolivar.
Riprendiamo il cammino sulla tranquilla statale BI-2224 che offre tutt’intorno bei panorami alpini e, in lontananza, riconosciamo il monastero di Santa Maria, che spicca, col suo campanile, nel verde del bel prato che lo circonda.
Poco dopo, ci colpisce questa grande scritta sull’asfalto:
Io uso il mio navigatore sul telefono e utilizzo tutte le funzioni possibili: il tracciato già percorso e la strada da seguire, chilometri fatti e quelli che restano e tante altre, ma è sempre rassicurante trovare le freccine gialle che indicano la direzione del Cammino . È come se mi parlassero e mi dicessero: vai bene, continua così!
Arriviamo in un paesino, Mutinibar, e anche qui, appena entriamo in paese, ci accompagna un bel marciapiedi, fino ad un bar dove facciamo uno spuntino veloce. Scelgo un delizioso panino imbottito con frittata e “jamon Serrano”.
Prima di uscire dal paese, incontriamo la chiesa di San Vicente. Purtroppo, quasi tutte le chiese sono chiuse. Si trovano aperte solamente in orario di celebrazione della Messa.
Con grande sorpresa, vicino al paese di Olabe, intravvedo una coltivazione a me famigliare, avendone viste parecchie sulla via Francigena. È di kiwi! Alcune alberi invadono, coi loro rami, la sede stradale e ho così la possibilità di toccarle e osservarle da vicino. Noto con piacere i piccoli frutti appena cresciuti e che saranno pronti in autunno per la raccolta.
Nello stesso podere noto una casa in stile basco, bella, anche se sembra abbandonata.
Intorno alle 11:30, quando lasciamo la BI-2224, passiamo davanti ad un bar che serve panini e croissant deliziosi. Scelgo il croissant con prosciutto, pomodoro, insalata, tonno e maionese. A seguire, un ottimo caffè.
Ci immettiamo sulla BI-3224, stradina asfaltata e senza traffico. Qui iniziamo a incontrare gli “asili” per eucalipti, dove crescono gli alberelli che diventeranno dei colossi, come i loro “genitori che vivono nel campo di fianco.
A circa 6 chilometri dall’arrivo, intravediamo in lontananza la città di Guernica. Siamo contenti e ci sembra di sentire di meno la fatica.
Attraversiamo la piccola cittadina di Mendieta, con la bella chiesa di San Michele e lo stadio per il gioco della pelota.
Poco oltre Mendieta, su un muro di contenimento, vediamo un’altra scritta che ci sorprende:
Arriviamo molto presto e ne siamo contenti, perché potremo riposare meglio e fare un giro turistico nel centro storico.
Noi, nell’ascensore dell’albergo, appena arrivati:
Dopo il riposo pomeridiano, ci rechiamo presso l’ufficio del turismo per il timbro sulle credenziali.
Poco lontano, troviamo la chiesa di Andra Mari in bello stile basco.
Andiamo poi alla ricerca del famoso dipinto “Guernica” di Pablo Picasso, copia dell’originale conservato a Madrid.
Colgo l’occasione per fotografare alcuni palazzi in stile tipico di queste zone, come il Municipio e un palazzo con dipinti e una bella torretta.
Quella di domani sarà una tappa lunga.
Buona notte a tutti.
23:42